Microlearning: cos’è e perché serve alla formazione aziendale

21 Aprile 2021 in People Experience

Il microlearning è un approccio flessibile e dinamico alla formazione, aziendale e non solo. Vediamo nello specifico cos’è e perché è fondamentale includerlo nelle strategie formative di qualsiasi azienda.

Microlearning: cos’è

Una strategia di microlearning prevede di segmentare il flusso di conoscenza in pillole (o nuggets, “pepite”), brevi e specifiche. Come sostiene Lauren Freeman (Università del Texas) in uno studio del 2016, il microlearning:

“permette a chi impara di ricevere l’informazione di cui ha bisogno, nel momento in cui ne ha bisogno, nel giusto contesto”

Uno dei format più adatti (ma non l’unico) all’applicazione di questo paradigma formativo è quello del video: un breve video (tra i tre e dieci minuti) è coinvolgente, può essere fruito comodamente (e in tempistiche ridotte) da mobile e può prevedere una call to action finale.

Il microlearning viene, più o meno inconsciamente, applicato alla vita quotidiana in maniera costante: basti pensare alla ricerca di informazioni brevi e specifiche che si attua prima di visitare un luogo ben definito o durante l’esecuzione di una ricetta. Con lo stesso meccanismo funzionano molte app utili per imparare lingue straniere.

 

Vantaggi del microlearning

Nel 2015, ricercatori dell’università di Dresda hanno pubblicato uno studio che ha evidenziato risultati migliori del 22% tra studenti sottoposti a conoscenza più frammentata e con frequente interazione (domande a risposta multipla) rispetto ad altri con cui è stata messa in atto una metodologia più tradizionale, con sessioni di apprendimento più lunghe e interazioni più sporadiche.

In questo senso, il microlearning permette di recepire informazioni più specifiche e circoscritte, da rielaborare velocemente grazie alle frequenti call to action. Esercitare a brevi intervalli la memoria e la comprensione dei contenuti verticali permette di fissare i concetti con ordine e razionalità.

Allo stesso tempo, il formato breve permette di contrastare uno dei difetti principali della formazione tradizionale, estremamente time-consuming. Infatti, il microlearning è una strategia di apprendimento che ben si adatta a incastrarsi nei tempi morti della giornata (sempre meno frequenti) senza dover prevedere ingenti quantitativi di tempo da dedicare all’attività di formazione.

Avere piccoli traguardi quotidiani o orari dà inoltre una percezione di regolarità e avanzamento, difficilmente avvertibile con una formazione tradizionale spalmata su tempistiche lunghe, e invoglia a proseguire. A giovarne è anche la soglia di attenzione, meno messa alla prova grazie a sessioni circoscritte e specifiche.

Infine, il microlearning ben si adatta alle tecnologie comunemente in uso: oltre al pc, anche lo smartphone (presente nelle tasche di chiunque) e il tablet sono strumenti comodi e adatti a brevi fruizioni di contenuti. Il meccanismo di visione o lettura di brevi contenuti con conseguente interazione (commenti, condivisioni) è inoltre tipico del web 2.0 e ben ricalca la modalità di costruzione di un contenuto in microlearning, come evidenziato da uno studio di Luminita Giurgiu pubblicato da De Gruyter nel 2017.

Perché il microlearning è necessario per la formazione aziendale

Alla luce di quanto detto, implementare strategie di microlearning nella formazione dei dipendenti comporta innegabili vantaggi in termini di flessibilità e assimilazione. Ci sono casi di felici sperimentazioni che attestano l’efficacia di questo metodo in ambito aziendale.

Ma non solo: investire nel microlearning significa investire in maniera mirata ed economicamente contenuta su nozioni specifiche. Il prodotto formativo nasce just in time e risponde a esigenze di aggiornamento immediato, abbattendo da un lato i tempi che ne farebbero un training già obsoleto, dall’altro i costi di un ingombrante pacchetto poco flessibile.

Il dipendente può aggiornarsi con costanza e per piccoli obiettivi, secondo un programma flessibile e facilmente incastrabile su misura nella vita frenetica di ogni giorno. Percepire periodici traguardi, vivendo frequenti momenti di elaborazione delle informazioni e interazione, restituisce al dipendente una fotografia chiara della propria preparazione in costante aggiornamento.

La consapevolezza di formarsi in maniera chiara e capillare (e con tempistiche flessibili e facilmente adattabili alla propria giornata di lavoro) su specifiche expertise accresce la soddisfazione e il senso di appartenenza. Ed è inutile specificare (anche se ci sono studi che lo confermano) che maggior soddisfazione significa anche miglior produttività.

Soprattutto in un periodo di potenziale indigestione digital, investire sui benefici del microlearning vuol dire far fruttare al meglio tempo, risorse e competenze, senza rinunciare alla qualità della formazione (anzi, incrementandola) e con un occhio di riguardo al benessere dei fruitori.

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